Trattamento Osteopatico
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Che cosè l’osteopatia
L’Osteopatia è una medicina non convenzionale; attraverso il contatto manuale è in grado di compiere diagnosi e di procedere per il trattamento, seguendo i cinque Modelli che coincidono con le funzioni fisiologiche del corpo umano: Biomeccanico, Neurologico, Metabolico Energetico, Circolatorio-Respiratorio e Biopsicosociale, ricerca la causa del sintomo, il quale, spesso non coincide con l’origine della disfunzione, l’origine del dolore infatti potrebbe trovarsi in distretti corporei lontani rispetto a quelli delle aree anatomiche dove si manifesta. Per l’Osteopatia, partendo da una visione in cui tutti i sistemi comunicano reciprocamente e scambievolmente attraverso il movimento, la pelle e l’apparato muscolo scheletrico costituiscono la prima via di informazione, di diffusione e sostegno della fisiologia di tutto il Corpo. Tutto ciò permette all’Osteopata di riconoscere e focalizzare quali potrebbero essere le cause di perdita di mobilità, potenziale causa, appunto di stati di alterazione di altri sistemi, e percorrere le tracce del sintomo, e poter di conseguenza stabilire il trattamento più adeguato per la persona. Le tecniche Molte sono le tecniche manuali che vengono utilizzate da altre professioni ma ciò che rende unica questa medicina sono i principi fondamentali su cui si basa che specificano la visione del corpo, dell’essere umano e del concetto di salute, spesso trascurati dalla medicina ufficiale. Per chi ? Il trattamento osteopatico è adatto a tutte le persone: dalle donne in gravidanza al neonato, all’adulto, all’anziano sia per i disturbi in fase acuta sia per quelli cronici, è adatto inoltre anche in ambiti più specifici come ad esempio quello sportivo. I disturbi che l’osteopatia tratta con maggior frequenza sono dolori legati alla colonna vertebrale come dolori cervicali e lombari, alterazioni dell’equilibrio, dolori osteoarticolari e muscolari da traumi; disfunzioni dell’ATM (articolazione temporo mandibolare, come ad es. bruxismo; cefalee; disturbi di tipo viscerale come la stipsi, il reflusso gastroesofageo; disturbi del pavimento pelvico come l’incontinenza. E’ addatta anche per le problematiche come la stanchezza cronica o la sindrome fibromialgica.
Chi è l’osteopata L’Osteopata è un professionista che ha intrapreso una formazione di sei anni dove sono previsti lo studio delle scienze di base, con particolare attenzione all’anatomia, alla fisiologia, alla patologia, alle tecniche osteopatiche oltre a un tirocinio clinico. L’osteopatia è stata riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2007 in qualità di medicina non convenzionale. In Europa è riconosciuta e inserita nel Sistema Sanitario Nazionale del Regno Unito e a seguire in Finlandia, Belgio e Francia. In Italia è assente uno status giuridico per questo la neccessità di costruire forme associative professionali per questa tecnica. Attualmente è in discussione alla Commissione Sanità del Senato il Disegno di Legge, che prevede il riconoscimento e la definizione della professione sanitaria di osteopata e anche alla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati è stata presentata una proposta di legge sullo stesso tema. Sonia Baudacci è iscritta alla I.A.C.O.N. (International Association of Chiropractors, Osteopaths and Naturopaths. Storia L’Osteopatia nasce dalla pratica e ricerca da parte di Andrew T. Still, medico e pastore metodista negli Stati Uniti, dove nel 1892 fondò l’American Schiil of Osteophathy con il pensiero e la certezza che ai quei tempi l’attenzione e la cura nei confronti dei pazienti fosse inadeguata, fondo così un approccio che utilizzasse solo il contatto umano sia per la diagnosi che per il trattamento. Egli scoprì le relazioni esistenti tra equilibrio funzionale dell’insieme delle strutture del corpo e la salute seguendo i fondamentali principi che : -l’essere umano è unità dinamica di funzioni -il corpo possiede dei meccanismi di autoregolazione e autoguarigione -la struttura e la funzione sono reciprocamente inter correlate -la terapia razionale si fonda sull’applicazione di tutti e tre i principi (unità del corpo, relazione tra strutture e funzioni, autoguarigione). |