Sonia Baudacci Studio di  Osteopatia e Psicomotricità
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​Trattamento Osteopatico

 Trattamento Osteopatico

“ Sono sempre riuscito a trovare i rimedi ben in vista, sullo scaffale più accessibile del magazzino dell’infinito:
il Corpo Umano.”
​
​A.T.Still

“Non correggere, ma sostenere! Mantenendo sempre una visione d’insieme nella globalità”
​(J.Jealous)

Che cosè l’osteopatia

L’Osteopatia è una medicina non convenzionale; attraverso il contatto manuale è in grado di compiere diagnosi e di procedere per il trattamento, seguendo i cinque Modelli che coincidono con le funzioni fisiologiche del corpo umano: Biomeccanico, Neurologico, Metabolico Energetico, Circolatorio-Respiratorio e Biopsicosociale, ricerca la causa del sintomo, il quale, spesso non coincide con l’origine della disfunzione, l’origine del dolore infatti potrebbe trovarsi in distretti corporei lontani rispetto a quelli delle aree anatomiche dove si manifesta. Per  l’Osteopatia, partendo da una visione in cui tutti i sistemi comunicano reciprocamente e scambievolmente attraverso il movimento, la pelle e l’apparato muscolo scheletrico costituiscono la prima via di informazione, di diffusione e sostegno della fisiologia di tutto il Corpo. Tutto ciò permette all’Osteopata di riconoscere e focalizzare quali potrebbero essere le cause di perdita di mobilità, potenziale causa, appunto di stati di alterazione di altri sistemi, e percorrere le tracce del sintomo, e poter di conseguenza stabilire il trattamento più adeguato per la persona.

Le tecniche
Molte sono le tecniche manuali che vengono utilizzate da altre professioni ma ciò che rende unica questa medicina sono i principi fondamentali su cui si basa che specificano la visione del corpo, dell’essere umano e del concetto di salute, spesso trascurati dalla medicina ufficiale.

Per chi ?
Il trattamento osteopatico è adatto a tutte le persone: dalle donne in gravidanza al neonato, all’adulto, all’anziano sia per i disturbi in fase acuta sia per quelli cronici, è adatto inoltre anche in ambiti più specifici come ad esempio quello sportivo. I disturbi che l’osteopatia tratta con maggior frequenza sono dolori legati alla colonna vertebrale come dolori cervicali e lombari, alterazioni dell’equilibrio, dolori osteoarticolari e muscolari da traumi; disfunzioni dell’ATM (articolazione temporo mandibolare, come ad es. bruxismo; cefalee; disturbi di tipo viscerale come la stipsi, il reflusso gastroesofageo; disturbi del pavimento pelvico come l’incontinenza. E’ addatta anche per le problematiche come la stanchezza cronica o la sindrome fibromialgica.
  • Nel periodo della gravidanza in cui il corpo è sottoposto a costanti e indispensabili cambiamenti per lo sviluppo del futuro nascituro, associati al continuo variare del sistema ormonale, il trattamento osteopatico è capace di supportare questo grande cambiamento mantenendo i tessuti decontratti, elastici e mobili favorendo, non solo l’evolversi della gravidanza ma anche di aiutare il travaglio e facilitare la fase espulsiva del nascituro.
  • In ambito neonatale e pediatrico, l’intervento osteopatico favorisce un buon sviluppo del bambino nell’affrontare le sue prime settimane di vita ma anche le tappe di sviluppo nelle fasi successive della sua crescita. Per mezzo di tecniche delicate come quelle cranio sacrali, l’osteopata è in grado di approcciarsi nella risoluzione per alcune problematiche frequenti nei neonati come le coliche gassose, i rigurgiti e il reflusso gastrointestinale, la stitichezza, i disturbi del sonno, sinusiti e otiti ricorrenti, torcicolli miogeno congenito e plagiocefalia ( dismorfismo del cranio).
  • Nella terza età i trattamenti osteopatici possono essere di grande aiuto per tutte quelle manifestazioni, sintomi tipici dell’avanzare dell’età che vanno a condizionare la qualità della vita come l’artrosi e i dolori articolari, che a lungo andare possono far adottare posture non fisiologiche aggravando ancora di più lo stato iniziale portando un aumento di dolori e limitazione dei movimenti. Il trattamento osteopatico non solo aiuta a ristabilire la mobilità e la funzionalità del corpo ma va anche ad intervenire sulle alterazioni dell’equilibrio che possono portare a cadute.
  • In ambito sportivo può intervenire sia con il dilettante che con il professionista. Dopo aver valutato posture, equilibri e fatta una dettagliata anamnesi dello sportivo, l’osteopata può intervenire sia in ambito preventivo, permettendo di rallentare o di non far conclamare fenomeni degenerativi che il corpo può manifestare con il tempo a causa delle continue sollecitazione sui muscoli, tendini e articolazioni, riducendo così anche l’incidenza di infortuni e mantenendo una buona prestazione dell’atleta. Oppure in ambito clinico, quando si presentano patologie dell’apparto muscolo scheletrico come pubalgie, epicondiliti, lesioni dei legamenti etc.. 

I PRINCIPI DELLA FILOSOFIA OSTEOPATICA
  • Il corpo umano è un’ unità funzionale dinamica. Ogni parte del corpo umano è in stretto  e vicendevole  connessione l’una con l’altra con il tutto. In questo principio il corpo da luogo ad un’unità funzionale dinamica inscindibile. Questo principio indica che “ sia gli stati di salute sia le eventuali alterazioni sono intimamente connessi non solo a fattori fisici, ma anche sociali ed emotivi, per cui ogni separazione a scopo diagnostico o terapeutico risulta essere riduttiva e poco efficiente”
  • Struttura e funzione si governano e regolano scambievolmente. Le ricerche scientifiche oggi ci dimostrano che da livelli microscopici, cellula, a livelli macroscopici, l’intero organismo, esiste una relazione tra la forma di una struttura e la sua funzione. Quando un organismo si ammala, vuol dire che vi è stato una sommatoria di anomalie a livello anatomico che hanno portato delle disfunzioni anche  a livello fisiologico. Queste anomalie devono essere riportate nel suo ordine ed equilibrio.
  • Il movimento è la prima manifestazione della vita. L’osteopatia considera il movimento qualità essenziale di ogni manifestazione vivente. si può distinguere due tipi di movimento: uno volontario che si esprime in particolare attraverso l’apparato muscolo scheletrico ed è governato dalla nostra volontà; uno involontario che si esprime in tutte le altre funzioni del corpo e non è sotto il controllo della coscienza ad esempio il battito del cuore o la peristalsi intestinale etc… “ il movimento è la prima e unica prova di vita, questa considerazione ci porta a considerare con attenzione la struttura attraverso la quale la vita opera per raggiungere i propri risultati” (A.T.Still)
  • Il corpo possiede meccanismi di autoregolazione e autoguarigione. Ininterrottamente  meccanismi complessi come la respirazione, la circolazione , il metabolismo, il sistema immunitario operano per l’organismo   al mantenimento costante dell’omeostasi cioè a sostenere quell’equilibrio dinamico tra ambiente interno ed esterno. Lo scopo dell’osteopatia è quello di aiutare l’organismo di manifestare al meglio la propria capacità adattativa e protettiva, attraverso l’eliminazione di ciò che non permette alla struttura di esprimerlo.
  • Libera circolazione dei fluidi. Oltre al sangue  e alla linfa  anche altri fluidi come l’urina, la saliva, il muco compiono un ruolo importante oltre che di nutrimento e protezione per tutti i tessuti dell’organismo anche di comunicazione con modalità diverse tra le varie aree anatomiche come per il sistema nervoso. “ per il normale adattamento dello scheletro osseo, l’osteopata ricerca prima di tutto la perfezione fisiologica nella forma, in modo che le arteie possono distribuire il sangue necessario per nutrire e costruire tutte le parti; affinchè le vene possono trasportare tutte le impurità che condizionano il rinnovamento; affinchè anche i nervi di tutti i tipi possono essere liberi e senza ostacoli, per applicare le forze della vita e del movimento a tutte le divisioni e a tutto il sistema del laboratorio della natura”.​

Chi è l’osteopata
L’Osteopata è un professionista che ha intrapreso una formazione di sei anni dove sono previsti lo studio delle scienze di base, con particolare attenzione all’anatomia, alla fisiologia, alla patologia, alle tecniche osteopatiche oltre a un tirocinio clinico.
L’osteopatia è stata riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2007 in qualità di medicina non convenzionale. In Europa è riconosciuta e inserita nel Sistema Sanitario Nazionale del Regno Unito e a seguire in Finlandia, Belgio e Francia. In Italia è assente uno status giuridico per questo la neccessità di costruire forme associative professionali per questa tecnica. Attualmente è in discussione alla Commissione Sanità del Senato il  Disegno di Legge, che prevede il riconoscimento e la definizione della professione sanitaria di osteopata e anche alla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati è stata presentata una proposta di legge sullo stesso tema.
Sonia Baudacci è iscritta alla I.A.C.O.N. (International Association of Chiropractors, Osteopaths and Naturopaths.


​
Storia
L’Osteopatia nasce dalla pratica e ricerca da parte di Andrew T. Still, medico e pastore metodista negli Stati Uniti, dove nel 1892 fondò l’American Schiil of Osteophathy con il pensiero e la certezza che ai quei tempi l’attenzione e la cura nei confronti dei pazienti fosse inadeguata, fondo così un approccio  che utilizzasse solo il contatto umano sia per la diagnosi che per il trattamento.
Egli scoprì le relazioni esistenti tra equilibrio funzionale dell’insieme delle strutture del corpo e la salute seguendo i fondamentali principi che :
-l’essere umano è unità dinamica di funzioni
-il corpo possiede dei meccanismi di autoregolazione e autoguarigione
-la struttura e la funzione sono reciprocamente inter correlate
-la terapia razionale si fonda sull’applicazione di tutti e tre i principi (unità del corpo, relazione tra strutture e funzioni, autoguarigione).


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