TERAPIA PSICOMOTORIA
" Dimmelo e lo dimentichero', mostramelo e forse me lo ricorderò, coinvolgimi e riusciro' a capire"
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Uno sguardo d'insieme
I modi per affrontare terapeuticamente la stessa realtà sono diversI. Ciò è d’importanza estrema, e va a sostenere l’approccio con cui ci si avvicina alla disfunzione e alla patologia, dove psichico e corporeo sono coinvolti tra loro in maniera interdipendente. La pratica psicomotoria, conosciuta in Italia soprattutto come disciplina in ambito preventivo educativo, rivolta soprattutto ai bambini (vedi sotto attività), trova una sua dignità scientifica anche sulla scena terapeutica con una sua identità. Essa si pone come un efficace strumento per lo sviluppo, la maturazione e la manifestazione dei potenziali di ciascun individuo su diversi piani anche la dove è presente la patologia. La terapia psicomotoria prevede specificatamente una serie di tecniche della psicomotricità, ma le tecniche da sole non garantiscono l’efficacia perchè la terapia decolli, è fondamentale nella terapia l’uso del Sé da parte del terapeuta, il quale non può osservare e sondare al di fuori, ma deve far parte del sistema relazionale, che si struttura nel setting durante il trattamento, e anche indirettamente con le relazioni che il paziente ha al di fuori del setting. Mediante il proprio Sé corporeo e della relazione, con l’uso dettagliato e spontaneo delle tecniche e degli strumenti (esame psicomotorio) adeguandoli alle circostanze in cui si trova, il terapeuta entra e pianifica un progetto terapeutico che sarà simultaneamente chiaro e flessibile, adattabile la dove le intrinseche interazioni emotive, simboliche e senso motorie, si integrano l’una con l’altra con l’abilità di attuarsi in un contesto sociale, utilizzando come mediatore l’attività corporea e il suo significato simbolico: la psicomotricità per la sua struttura scientifica si fonda su “in principio è l’azione, come atto della complessità di esistere” ( G. Gobbi)
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